Carlo Bossone

1904 – 1991

La vita come pittura, la pittura come vita

Nato a Savona il 20 maggio 1904, Carlo Bossone manifesta fin da bambino un talento artistico fuori dal comune. Schizzi, disegni, bozzetti: ogni superficie è per lui una tela, persino i muri degli edifici tra Savona e Nichelino, dove cresce.

Autodidatta per vocazione, perfeziona il suo stile all’Accademia Albertina di Torino, dove frequenta i corsi serali di figura con Cesare Ferro e Giovanni Guarlotti. Frequenta inoltre lo studio del maestro Vittorio Cavalleri, noto ritrattista dell’alta società torinese.

Negli anni ’40 Bossone trova ispirazione tra le montagne di Macugnaga, al cospetto del Monte Rosa, dove nasce un cenacolo culturale di artisti e intellettuali: Mario Moretti Foggia, Gilberto Govi, il senatore Treccani, Aldo Mazza, Giovanni Colmo, tra gli altri. Contemporaneamente, esplora e dipinge la Valle d’Aosta, attirato dalla luce, dalla natura e dalle atmosfere alpine.

Dopo la Seconda guerra mondiale si trasferisce con la famiglia in Argentina, dove risiedono già il padre e gli zii. Qui inizia un periodo di grande fermento creativo e personale: attraversa il Paese, dipinge senza sosta ed espone in importanti città tra cui Buenos Aires, Córdoba, Bahía Blanca, Bariloche, Mendoza.

Nel 1949 rientra in Italia e prosegue con intensità la sua attività artistica. Espone in molte città italiane e all’estero, ricevendo importanti riconoscimenti.
Nel 1970 viene insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e nel 1974 riceve a Roma il prestigioso Premio Dante Alighieri.

Fino all’ultimo giorno della sua vita, Bossone non smetterà mai di dipingere. Si spegne il 1 aprile 1991 nella sua casa di San Carlo, all’età di quasi 87 anni.

Le sue opere, oggi presenti in numerosi musei in Italia, Europa e Sud America, testimoniano una vita interamente dedicata all’arte, alla ricerca della bellezza e all’osservazione del mondo.

“Ogni luogo era per lui pittura, ogni incontro un colore, ogni giorno un quadro da raccontare”